Venezia: grandi navi sfrattate da Bacino San Marco, stop alla sublagunare

di Alberto Vitucci (LaNuova Venezia)

Grandi navi via da San Marco, no al tracciato dell’Alta velocità in gronda lagunare, così come alla sublagunare e alla “cementificazione” del Quadrante di Tessera. Via libera invece al completamento del sistema ferroviario regionale, con il tratto aeroporto-Dese e il tram. Sono le linee guida del nuovo Pat, il Patto di assetto del territorio approvato l’altra sera a larga maggioranza dal Consiglio comunale. Un Piano di grande importanza strategica, che detta le linee di espansione futura del territorio veneziano. «Sono molto soddisfatto», dice l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli, «perché abbiamo ridotto il consumo di territorio e ridotto la nuova edificazione». Le osservazioni presentate dai proprietari avevano richiesto il cambio d’uso da agricolo a edificato di 1.254 ettari. Alla fine ne sono stati concessi 5,8. «Il 4,6 per mille delle richieste», dice Micelli, «questo dimostra che abbiamo tenuto duro rispetto alle esigenze dei privati e confermato una linea di sviluppo che privilegia l’utilizzo delle costruzioni esistenti e la ferrovia». Piano votato dai consiglieri di maggioranza (Pd, Psi, Udc, Italia dei Valori, Lista In Comune). Hanno votato contro Pdl e Lega, e il rapprsentante della federazione della sinistra Sebastiano Bonzio. «Avevamo un’altra idea di Pat», dice, «il Piano è stato migliorato, ma l’errore è quello di vincolare l’area di Tessera, che così resta esposta a speculazioni future». Un rischio che invece è stato sventato secondo Beppe Caccia, autore di emendamenti al testo originario. «Il bilancio è positivo», si legge in una nota firmata dall’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin e dai due consiglieri Caccia e Seibezzi, «il Pat è uno strumento condiviso sul governo del territorio e non calato dall’alto, da altri interessi e poteri forti». Positivo anche il commento del Pd, mentre l’Udc di Ugo Bergamo avrebbe voluto una maggiore accelerazione sul nuovo Piano di San Basilio, con l’arrivo del tram e in cambio la concessione al porto di nuovi edifici per i parcheggi. Ma al termine di una riunione di maggioranza, il sindaco Giorgio Orsoni ha deciso di rinviare a gennaio la discussione su quel progetto.

Grandi navi. Confermata la scelta del Comune di vincolare le scelte dell’Autorità portuale di Paolo Costa alla pianificazione urbanistica della città. Le grandi navi incompatibili dovranno andare fuori da San Marco.

Sublagunare. Con l’ordine del giorno allegato al Pat (votato da tutti i gruppi ad eccezione del Pdl) il Consiglio comunale esprime la sua netta contrarietà al progetto di tunnel sotto la laguna «sotto il profilo ambientale, economico e gestionale». «Non una posizione ideologica», spiega l’assessore, «ma una naturale conseguenza della scelta di completare l’anello ferroviario con il trasporto veloce da tessera a piazzale Roma».

Tessera. Archiviata la grande cementificazione da un milione di metri cubi. A Tessera si potranno realizzare solo stadio e impianti sportivi, solo nell’area a sud ovest della bretella, salvando le aree verdi coltivate.

Marghera. Confermata per Marghera la destinazione industriale, con i progetti della Raffineria verde e attività innovative nelle aree bonificate.

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