Danni ed impatto

 Impatti Ambientali  e Sanitari sulla città di Venezia e la sua Laguna causati dal Traffico Portuale e dalle Grandi Navi

 

LE MAXI NAVI INQUINANO E UCCIDONO

Ogni anno nel mondo muoiono 84 mila persone per i fumi prodotti dal traffico marittimo. Ogni nave da crociera inquina come 14 mila automobili, nei suoi fumi vi sono polveri sottili, ossido d’azoto, biossido di zolfo e di carbonio, idrocarburi tra i quali il micidiale benzo(a)pirene.  A Venezia nel Bacino di San Marco e in Canale della Giudecca   passano 1300 all’anno, più 700 traghetti.

 

Il 6 febbraio 2007 il Direttore generale di ARPA Veneto Andrea Drago  presentava in una conferenza stampa uno studio sulle stime delle emissioni inquinanti del Porto di Venezia; nel Comune di Venezia il Porto contribuisce per  il 14% del PM10 prodotto dai vari macrosettori inquinanti presenti nel territorio .  A pag 23 della Nuova Venezia del 7 febbraio 2007 intitolato “Centrali, industrie e navi molto più nocive delle auto” …..veniva segnalato quanto segue: “Il rischio sanitario è altissimo, non basta più intervenire solo sul traffico nelle strade per ridurre le emissioni – ha detto il direttore generale dell’Arpav regionale, Andrea Drago, presentando il nuovo rapporto insieme al direttore veneziano, Renzo Biancotto, e Roberto Caracciolo dell’Apat -, i politici e gli amministratori locali debbono trarre le conseguenze da questi dati e intervenire, per ridurre in modo adeguato le emissioni delle altre fonti inquinanti, a cominciare dalle centrali elettriche e dalle navi che bruciano carburanti molto inquinanti”; …..

 

In questo sito potrete trovare tutti i lavori di ricerca che abbiamo fatto su questi argomenti e che abbiamo pubblicato anche  su alcuni Dossier

Gli studi citati e riportati contengono dati ed informazioni  estremamente preoccupanti ed allarmanti su diversi aspetti, ma in particolare sugli impatti sanitari delle popolazioni costiere e  di aree portuali.

 

Il primo Dossier è stato presentato durante un’assemblea pubblica in Sala San Leonardo promossa dalla Municipalità di Venezia  il 2 dicembre  2011; che conteneva un lavoro di ricerca e raccolta su studi internazionali sugli impatti ambientali e sanitari causati dal traffico marittimo, ed in particolare delle “grandi navi da Crociera e Trasporto”.( Studi: EPA Agenzia per la Protezione Ambiente USA; IIASA – Entec su incarico della Commissione Europea;Associazione Italiana Oncologia Medica;  etc, etc)

 

Giovedì 15 novembre 2012  in Sala San Leonardo a Venezia, la Municipalità di Venezia, ha promosso un’ altra Assemblea Pubblica sul tema : “Portualità a Venezia – Grandi Navi in Laguna – Risorsa o problema per la popolazione”; un’assemblea molto partecipata  con  diversi interventi di rappresentanti di associazioni  e di cittadini .

Abbiamo presentato un nuovo dossier, che contiene  documenti estremamente interessanti che convalidano dati ed informazioni  estremamente preoccupanti ed allarmanti su diversi aspetti.

I documenti sono: 

  • Osservazioni di alcune associazioni  sulla Relazione tecnica n.20/ATM/12 ARPAV

  • COSTO AMBIENTALE DEL TURISMO CROCIERISTICO NELL’ADRIATICO CROATO – 2010

  • Traffico marittimo e salute: 50.000 morti in Europa e danni irreversibili per l’ambiente – 7/02/2012

  • Viviamo in un cocktail di veleni – La Nuova Venezia – 24 febbraio 2012

  • Una “bolla” sopra la laguna trattiene il PM 2,5 – Comunicato sul sito Università di Ca’ Foscari – 27 febbraio 2012

  • Caratterizzazione del particolato atmosferico a Venezia 10 anni di studi – Convegno di Perugia 16 maggio 2012

  • Gli effetti del PM10 e impatto sulla salute della popolazione – Convegno di Perugia 16 maggio 2012

  • Particolato atmosferico nell’area di Genova – Convegno PM 2008

  • Impatto delle attività portuali sulla qualità dell’aria della città di Genova – Convegno di Perugia 16 maggio 2012

  • Approcci di Source Apportionment a confronto nel progetto MED-APICE – Convegno di Perugia 16 maggio 2012

  • Stralci di alcune parti del Dossier AmbienteVenezia  sugli impatti del traffico portuale  del dicembre 2011

 

Riteniamo urgentissimo che le Autorità Competenti intervengano, a seconda delle loro competenze istituzionali, per prevenire e  limitare al massimo i danni causati alla salute della popolazione  e i danni causati alla città di Venezia e alla sua Laguna – Beni Comuni e Patrimonio dell’Umanità;

Riteniamo che si debbano emanare provvedimenti urgenti che seguano i dettami e  principi della massima precauzione e  dell’applicazione delle migliori tecnologie; attivando inoltre una adeguata ed attrezzata rete di monitoraggio  ed indagini epidemiologiche mirate  sulle popolazioni esposte; in particolare :

 

  1. Devono essere fatti controlli e analisi sui fumi emessi  alla bocca dei fumaioli delle singole navi che entrano in laguna e su tutta la gamma degli inquinanti prodotti: CO, SO2,  NO2, Polveri Sottili (PM10 e PM2,5) IPA benzoapirene, benzene, metalli pesanti e diossine, esattamente come si fa sulle ciminiere delle fabbriche.
  2. Va realizzato (se già non esiste) un modello sulle aree di ricaduta in laguna e nella terraferma degli inquinanti emessi dalle navi lungo tutti i percorsi in entrata ed uscita dalle bocche di porto (Lido e Malamocco) fino all’ormeggio e durante tutta la durata del loro attracco in tutte le banchine  (Marittima, San Basilio, Riva Sette Martiri, Porto San Leonardo, Fusina, Porto Marghera).
  3. Va costituita una adeguata rete di rilevazione e di monitoraggio, la più ampia possibile, sulle aree di ricaduta dei fumi che copra tutta la laguna, isole comprese. Le centraline dovranno analizzare i singoli inquinanti emessi dal traffico marittimo (per contenere i costi si potrebbero utilizzare ed interconnettere le centraline già citate in nota 1).
  4. Vanno emanati con urgenza provvedimenti cautelativi a difesa della salute pubblica come l’obbligo per tutte le navi in movimento all’interno della laguna di usare carburanti con contenuti di zolfo inferiore allo 0,1% e l’obbligo di utilizzare le migliori tecnologie per ridurre al massimo la produzione e l’emissione di inquinanti.
  5. Da ultimo, ribadiamo che l’uso degli apparati radar deve avvenire solo in caso di nebbia e per le navi in movimento, e che si deve procedere all’elettrificazione di tutte le banchine d’ormeggio nella laguna.

 

Si ricorda inoltre che alla fine di  Gennaio del 2012 il Consiglio Comunale di Venezia ha accolto ed approvato un emendamento presentato dal Comitato NoGrandi – Laguna Bene Comune  nel PAT (Piano di Assetto Territoriale) con l’introduzione all’interno delle Norme Tecniche dell’articolo 35 bis che dice: “Nel quadro della armonizzazione della pianificazione portuale, degli obiettivi specifici dell’ATO 1 – Venezia Città Antica relativi alla mobilità e della riorganizzazione del trasporto delle persone ai fini della tutela dell’ambiente, il PAT assume come proprio obiettivo la definitiva estromissione delle navi incompatibili con la città storica e col contesto lagunare.

A tale fine, l’Amministrazione Comunale promuove una serie di studi di approfondimento sugli impatti ambientali, sanitari e sulla morfologia lagunare del crocierismo e della portualità per l’individuazione delle caratteristiche anche dimensionali incompatibili con il contesto cittadino e col recupero morfologico della laguna, che dovranno corredare il relativo P.I.. Tali studi, affidati a enti deputati (Arpav, Ulss 12), istituzioni scientifiche, studiosi indipendenti e di assoluta credibilità, andranno realizzati entro 18 mesi.

Considerando le dimensioni più complessive della presenza turistica in città, gli  studi dovranno anche definire una soglia massima di sostenibilità giornaliera turistica, comprensiva anche delle presenze collegate all’attività delle navi da crociera e più in generale del traffico marittimo passeggeri.”

 

Si ricorda inoltre  che la petizione popolare “Fuori dalla Laguna le navi incompatibili” sottoscritta da oltre 12.500 persone viene richiesto:

 

  • che si affrontino subito le soluzioni alternative definitive senza ipotizzare costose e devastanti soluzioni provvisorie. Per ragioni di sicurezza, di salute pubblica e di difesa dell’ecosistema lagunare si vieti immediatamente l’accesso in laguna delle navi al di sopra delle 40.000 tonnellate di stazza lorda.

  • che contemporaneamente vengano avviate le procedure per l’estromissione definitiva di quelle navi che studi autorevoli e indipendenti, da avviarsi immediatamente, dichiareranno incompatibili col benessere della città e col recupero morfologico della laguna, compromesso dalle eccessive  sezioni alle bocche di porto e da canali troppo larghi e profondi.

  • che venga installata una rete di centraline Arpav per rilevare la qualità dell’aria a Venezia Centro storico e nelle isole

  • che vengano emanati con urgenza provvedimenti cautelativi in difesa della salute pubblica come l’obbligo per tutte le navi in movimento all’interno della laguna di usare carburanti con contenuti di zolfo inferiore allo 0,1%; l’obbligo di utilizzare le migliori tecnologie per ridurre al massimo la produzione ed emissione di inquinanti; la possibilità  di utilizzare gli apparati radar solo in caso di nebbia per le navi in movimento; l’elettrificazione di tutte le banchine d’ormeggio nella laguna di Venezia

  • che il sindaco (responsabile per legge della salute) promuova con l’Ulss12 veneziana un’indagine sulla salute dei cittadini in connessione con il crocerismo

  • che si stabilisca una soglia totale di sostenibilità giornaliera turistica, e che anche al crocerismo ne venga assegnata una quota invalicabile

 

 

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