Comunicato n.78 – “Maurizio Lupi e la riunione di Roma”

La convocazione da parte del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, di una riunione a Roma sul problema del crocerismo in laguna è un fatto in sé positivo, frutto della grande mobilitazione del Comitato NO Grandi Navi: vuol dire che dopo più di un anno buttato al vento dall’approvazione del decreto Clini – Passera il problema Venezia torna alla ribalta nazionale ai massimi livelli istituzionali grazie alla pressione popolare.
Sarebbe però gravissimo che sull’onda dell’emozione dell’incidente di Genova si compisse a Roma un qualche blitz sulla testa della città, prendendo decisioni inaccettabili quale quella dello scavo del Canale Contorta Sant’Angelo o della creazione di un nuovo terminal passeggeri a Porto Marghera. Se ci sono, come ci sono, problemi di sicurezza e di tutela dell’ambiente e della salute, si applichi da subito il decreto Clini – Passera e si vieti immediatamente l’entrata in laguna delle navi oltre le 40 mila tonnellate, poi ci si prenda il tempo necessario per mettere a confronto tutte le soluzioni possibili, nessuna esclusa, compresa quindi l’opzione zero.
Le Commissioni consiliari del Comune hanno appena iniziato questo confronto di progetti e dunque il sindaco, Giorgio Orsoni, va a Roma senza alcun mandato e vorremmo sapere cosa dirà nella riunione. Gli ricordiamo che l’unico atto votato dal consiglio comunale in tema di crocerismo è l’art. 35 del Piano di assetto del Territorio (Pat) che dispone l’estromissione dalla laguna di tutte le navi incompatibili e dunque egli è obbligato ad attenersi a questo obiettivo irrinunciabile.
Leggiamo dalla stampa che alla riunione di Roma sono invitati anche gli armatori italiani (Confitarma) e gli armatori stranieri (Clia Europe): se davvero è così, cioé se davvero la riunione non sarà limitata ai soli rappresentanti istituzionali ma vi parteciperanno anche associazioni private, allora a Roma deve essere presente anche il Comitato NO Grandi Navi, che dà voce a centinaia di cittadini veneziani e che è portatore disinteressato di valori collettivi.
Questa è una richiesta formale che facciamo a tutte le istituzioni, ma in primis al sindaco, Giorgio Orsoni, che è pregato di farsene interprete col ministro Maurizio Lupi.

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