Comunicato n. 75 del 4 giugno 2013: “Fermare almeno per un giorno le grandi navi.”

Centinaia di partecipanti da tutta Italia e dall’estero, un elenco nutrito e prestigioso di adesioni, una tendopoli in grado di ospitare già oggi almeno 400 persone e dotata di tutti i servizi allestita a Sacca Fisola grazie alla disponibilità della Cooperativa Il Cerchio, un programma di concerti, teatro all’aperto, burattini, performance sull’acqua, decine di troupe televisive nazionali e estere già accreditate, due giorni di dibattiti e discussioni sul tema dei beni comuni e una doppia manifestazione di terra e di acqua per dire no alle grandi navi. In queste righe, si riassume la manifestazione “Par tèra e par màr” organizzata dal Comitato NO Grandi Navi – Laguna Bene Comune, presentata ieri a Ca’ Farsetti, sede del Comune, che dal 7 al 9 giugno farà di Venezia la sede di quella che già oggi può definirsi la prima conferenza nazionale dei movimenti territoriali che un po’ dovunque in Italia lottano contro il sacco dell’Ambiente da parte dei poteri forti e della speculazione finanziaria.

In allegato trasmettiamo il programma delle 3 giornate, l’elenco dei partecipanti e degli aderenti che si arricchisce di giorno in giorno, le considerazioni che stanno alla base del Comitato NO Grandi Navi. “Un’adesione così ampia – ha dichiarato Silvio Testa, portavoce del Comitato – dimostra che al di là delle specificità locali la logica contro la quale si muovono i Comitati è la stessa dovunque: quella del sacco del territorio a danno delle comunità locali e a vantaggio dei poteri forti e della speculazione selvaggia”.

“A Vicenza contro la Dal Molin, in Val di Susa contro la Tav, in Sicilia contro le antenne satellitari statunitensi, in Francia contro l’aeroporto di Le Havre, in Germania contro le autostrade parliamo tutti la stessa lingua”, ha aggiunto Tommaso Cacciari, annunciando per domenica 9 le due manifestazioni conclusive, quella di terra da Piazzale Roma al Porto e quella d’acqua tra Sacca Fisola e la Marittima. Due manifestazioni che negli intenti del Comitato saranno festevoli e gioiose, ma anche determinate a raggiungere l’obiettivo di fermare almeno per un giorno le grandi navi. “E’ un appello politico rivolto alle intelligenze a alle sensibilità di tutte le parti in causa” hanno sottolineato i rappresentanti del Comitato.

Cristiano Gasparetto e Armando Danella hanno poi aggiunto per il Comitato la necessità che tutti i progetti per evitare il passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco vengano valutati su di un piano di pari dignità e con procedure pubbliche, partecipate e trasparenti, e hanno rimarcato come soprattutto dopo l’incidente di Genova tutte le autorità tecniche preposte alla sicurezza della navigazione in laguna debbano essere costrette, se necessario, a garantire questo come obiettivo primario senza privilegiare invece gli interessi contingenti dell’Autorità Portuale o delle Compagnie di navigazione.

L’appello

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